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Martini: pronta nuova legge

per la salute degli animali

Albina Perri
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 Una legge quadro che riconosce il diritto alla salute di tutti gli animali, domestici orandagi, dai cani di strada ai cavalli da corsa, prevedendo un livellodi qualità della vita che deve essere assicurato ad ogni singolo animale. Con norme che rendono più responsabili i padroni, a partire dall'obbligo dei proprietari di cani di raccogliere gli escrementi fino al 'patentino', con corso di formazione incluso, per chi sceglie razze particolarmente problematiche. A presentare il testo, ormai pronto, il sottosegretario alla Salute Francesca Martini, in occasionedel convegno 'Uomini e animali. Ma siamo poi così diversi?', promossodalle associazioni Donneinrete e Formazione. Si tratta di vero e proprio 'codice' che riordina, unifica e armonizza l'intera disciplina in materia e le numerose ordinanze già emanate per far fronte alle situazioni di emergenza. Per quanto riguarda i cani, in particolare, la legge punta su alcuni pilastri fondamentali. A partire dell'obbligo del microchip e di anagrafi canine per garantirne la rintracciabilità dell'animale. I randagi, invece, vanno raccolti, curati, ricoverati in strutture realizzate secondo standard di qualità e registrati sotto responsabilità dei sindaci e con servizi appaltati in base ai requisiti di legge e sistemi di trasparenza. Ma servono anche continui monitoraggi per verificare le condizioni delle strutture e di assistenza. In questo caso, infatti, il sottosegretario Martini punta ad evitare il ripetersi di episodi in cui i canili somigliavano più a dei lager chenon a dei rifugi. Assolutamente vietato, poi, l'uso di esche e bocconiavvelenati. Eliminata definitivamente, inoltre, la lista nera dei cani pericolosi, che «non ha basi scientifiche».  L'aggressività dipende dall'educazione che l'animale riceve dal proprietario e dalle sue capacità nel gestire un animale che per struttura fisica è più forte di un altro esemplare. Per chi sceglie razze potenzialmente piùproblematiche è previsto un corso di formazione che rilascerà un patentino. Restano l'obbligo di guinzaglio lungo non più di un metro e mezzo nelle città e nei luoghi aperti al pubblico. Diventa legge, infine, la buona abitudine di raccogliere gli escrementi. L'obiettivo,afferma Francesca Martini, è «una rivoluzione culturale. Più la coscienza del rispetto crescerà, più chi maltratta, abbandona e viola le regole verrà considerato un individuo di basso profilo. Devefarsi largo il concetto di censura sociale».

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