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Coronavirus, Andrea Crisanti a In Onda: "Distanziamento sociale, furibondo dibattito sul metro da mantenere"

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Nel giorno in cui vengono desecretati i verbali del Comitato tecnico scientifico, verbali da cui abbiamo appreso informazioni importanti su come furono adottate le prime misure del governo contro il coronavirus, torna a parlare il virologo Andrea Crisanti. Lo fa a In Onda, su La7, dove svela un interessante retroscena sul distanziamento sociale, che fu stabilito di un metro, ma solo al termine di quello che definisce un "furioso dibattito". Intervistato da David Parenzo e Luca Telese, il direttore del laboratorio di virologia dell'Ospedale universitario di Padova, rivela: "Non esistono dati sperimentali di infettività a varie distanze. Quello che si sa è che queste macro-goccioline si trasmettono fino a due metri di distanza - premette -. E infatti la proposta iniziale di distanziamento nei locali chiusi era di circa due metri. Dopo un furioso dibattito, si è poi arrivato a un metro di distanza. E questa, di per sé, è una decisione politica", sottolinea. E ancora, Crisanti ha aggiunto: "Ricordo che i due metri o un metro di distanza non è che sono da considerarsi in valore assoluto, cioè non sono valori indipendenti dalla temperatura, dall’umidità, dai ricambi d’aria. Quindi, onestamente penso che non abbia un grande valore scientifico questa paranoia del metro di distanza se non si tiene conto di tutti gli altri fattori", ha concluso.

 

 

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