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Coronavirus, il volo Londra-Hanoi lo dimostra: perché gli aerei sono un incubo per i contagi

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L'aereo è il mezzo nel quale il coronavirus si diffonde più facilmente. Ne dà notizia la Cnn, che cita due studi secondo i quali i voli, soprattutto quelli di lunga durata, sono luoghi in cui il virus si propaga senza problemi e il solo distanziamento non basta a garantire la sicurezza. Uno dei due studi ha avuto come oggetto il focolaio sul volo Londra-Hanoi, con una donna di 27 anni che, salita a bordo dell'aereo con mal di gola e tosse, aveva finito col contagiare 15 persone

 

 

 

Il viaggio in questione risale al primo marzo, quindi all'inizio della pandemia. Una giovane donna e sua sorella andarono prima a Milano e Parigi per eventi legati alla moda e poi a Londra, da dove presero un volo per Hanoi. La donna accusava dei sintomi, ma all'epoca le compagnie aeree non avevano preso nessuna misura per contrastare il virus e la mascherina a bordo non era obbligatoria. Dopo dieci ore di volo, la donna aveva contagiato 15 passeggeri. La vicenda è stata studiata da un gruppo di ricercatori vietnamiti dell'Istituto nazionale di igiene ed epidemiologia di Hanoi, che hanno poi pubblicato la loro analisi sulla rivista Emerging Infectious Diseases. Ed è stato proprio uno dei ricercatori, Nguyen Cong Khanh, a lanciare l'allarme:  "Il rischio di trasmissione a bordo può creare focolai di dimensioni importanti, persino in aree come la business class, con maggior spazio tra i sedili. Finché il Covid-19 rappresenterà una minaccia e in assenza di test istantanei, le misure di prevenzione a bordo e prima dell'imbarco devono migliorare".

Un altro studio è stato condotto su una coppia che volò da Boston a Hong Kong e contagiò due assistenti di volo: "Il genoma del virus trovato sui quattro era identico", ha spiegato la ricercatrice Deborah Watson-Jones, della London School of Hygiene & Tropical Medicine.  
 

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