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Vaccino, lo studio-choc: "Infiammazioni al cuore, scoperto il legame". Ecco il siero nel mirino e chi rischia di più

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Potrebbe esserci un legame tra il vaccino di Pfizer-BioNtech e alcuni casi di infiammazione del cuore, la cosiddetta miocardite. Lo ha rivelato il ministero della Sanità israeliana, dopo aver osservato alcuni episodi in giovani uomini che hanno ricevuto il farmaco anti Covid statunitense. Tuttavia, l'azienda farmaceutica in questione, contattata dal quotidiano israeliano Haaretz, ha provato a placare ogni tipo di preoccupazione.

 

 

 

La Pfizer, in particolare, ha sottolineato di non aver rilevato un tasso più alto della malattia di quanto normalmente si riscontra nella popolazione generale. Insomma, il numero di casi di miocardite - secondo l'azienda - sarebbe nella norma. Nulla di anomalo. Lo studio israeliano, però, come riportato dal Messaggero, ha accertato che sono stati 275 i fenomeni di miocardite tra il dicembre dello scorso anno e il maggio 2021 su oltre 5 milioni di vaccinati. 

 

 

 

La maggior parte dei pazienti - secondo l'analisi effettuata dal ministero - non sarebbe rimasta più di 4 giorni in ospedale e il 95% di questi casi è stato comunque definito leggero. Lo studio israeliano, quindi, ha rilevato che "c'è un probabile legame tra chi ha ricevuto la seconda dose di Pfizer e la miocardite nei giovani uomini tra i 16 e i 30 anni". La Pfizer - citata dal quotidiano - ha risposto di essere a conoscenza di questa analisi, ma ha anche aggiunto che non è stato stabilito un link causale tra vaccino e infiammazione.

 

 

 

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