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Febbre da topo, la nuova infezione alle porte d'Italia: cos'è e dove si sono registrati i primi casi

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Un nuovo incubo tormenta l'Europa: si tratta della infezione da hantavirus, meglio nota come febbre da topo. Numerosi casi sono stati registrati in Slovenia, al confine col Friuli Venezia Giulia. E infatti c'è già stato il primo caso anche in Italia: un cittadino sloveno che vive e lavora vicino al confine italiano. L’uomo, che si è presentato al pronto soccorso di Gorizia, non versa comunque in gravi condizioni. 

 

 

 

Di che malattia si tratta? Come spiega il Corriere della Sera, il virus viene trasmesso da piccoli roditori che lo eliminano attraverso le feci e l’urina. L’uomo può essere contagiato attraverso l’inalazione del virus rilasciato dagli escrementi, toccando il terreno contaminato o più raramente con il morso del roditore. L'infezione, comunque, non si trasmette da uomo a uomo, ma solo da animale a uomo. Una volta infettato, il roditore rilascerà il virus per tutto l’arco della sua vita.

Secondo quanto riportato dal quotidiano sloveno Primorski Dnevnik, la febbre da topo avrebbe colpito - dal primo gennaio al 10 giugno 2021 - già 213 persone, con un'impennata di casi proprio negli ultimi giorni. Alcuni pazienti sono stati ricoverati in ospedale, ma nessuno ha perso la vita. Come si manifesta l'infezione? Generalmente con febbre alta, mal di testa, brividi, dolore all’addome, congiuntivite, rossore al viso, disturbi respiratori. La malattia dura solitamente da due a quattro settimane, ma se trascurata può portare a gravi complicanze come emorragie e sindromi polmonari. Al momento non esiste un trattamento specifico o un vaccino. Solo farmaci antivirali hanno dimostrato di ridurre la malattia e la morte, se usati per tempo.

 

 

 

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