Francesco Junior Romano, di origini italo inglesi, è ideatore e creatore di BUYU, l’App che rivoluziona il modo di cercare e interagire con il mondo dell’abbigliamento, rendendolo social e digitale.
E’ una piattaforma innovativa che ha preso vita nel settembre 2020 ; ogni negozio ha la sua vetrina gratuita, come sui social si postano le foto, è adatta a tutte le età ed è semplice.
Francesco Junior Romano, insieme ad altri cinque ragazzi della capitale, tra i 29 e i 32 anni, ha creato questa app, da oggi scaricabile su tutti i device iOS e Android.
Come funziona?
“Apro la app, cerco nella mia zona lo store più vicino a me o il prodotto, a disposizione c’è anche una chat diretta con il negoziante e l’acquisto si conclude in negozio, evitando così di depotenziare o sminuire il ruolo dei commercianti al dettaglio. In aggiunta, per migliorare l’esperienza stessa all’interno dell’app, abbiamo dato agli utenti la possibilità di filtrare la ricerca sia in base alle caratteristiche del prodotto che alla sua vicinanza. In futuro verrà inoltre inserita la funzione del riconoscimento dei prodotti tramite fotocamera, espediente dell’Intelligenza Artificiale basato sull’Image Recognition”.
Avete anche studiato il beneficio sui negozianti…
“Sicuramente in primis c’è quello di avere rapide informazioni sulle richieste dei prodotti più popolari, evitando inutili sprechi e eccesso di prodotti in magazzino!”
Il format dell’acquisto iniziale on line è un lifestyle dal quale non si tornerà più indietro?
“La moda è stata uno dei settori più colpiti dal Covid 19, Buy U quindi nasce dall’esigenza di risollevare le sorti del retail fisico in Italia, aiutando i punti vendita fisici e promuovendo una user experience phygital, ovvero dal digitale al fisico. Da commerciante ho sentito il bisogno di trovare una soluzione alle numerose problematiche che hanno riscontrato i negozianti in quest’ultimo periodo a seguito delle numerose restrizioni dovute alla pandemia, nonché alla concorrenza legata ai grandi colossi dello shopping online. Ho deciso di fornire agli esercenti un mezzo del tutto gratuito per potenziare le proprie vendite e raggiungere nuovi clienti”.
In che modo migliora il rapporto tra cliente ed esercente?
“Riduce i tempi di ricerca del prodotto, aumenta le potenzialità di vendita del commerciante e fa interagire il cliente in maniera social e divertente; ci si registra gratis in pochi secondi, si esplora la home navigando tra i prodotti dei negozi vicini, si entra in contatto con il venditore grazie alla chat, la geo localizzazione, poi, ti guida nello store più vicino. BuyU è l’app che rivoluziona il modo di cercare e di interagire con il mondo dell’abbigliamento. Una rivoluzione che unisce retail e online e aiuta i piccoli commercianti a competere
con i grandi colossi dello shopping online.
“BuyU è una lotta contro il tempo: è la modernità che incontra la storicità, che ne ricorda le tradizioni; sintetizza due mondi diversi che cercano di coesistere lottando fra loro, il commercio fisico e quello online. Ad oggi abbiamo già 174 negozi registrati ed il nostro obiettivo è quello di consolidare la rete degli esercenti su tutto il territorio italiano».
La tecnologia diventa, quindi, un ponte tra il mondo digitale e quello fisico con l’obiettivo di fornire all’utente esperienze complete ed innovative.
“Ad oggi, c’è la tendenza a non percepire più un confine netto tra le due dimensioni, portando il consumatore a prediligere un’esperienza ibrida, fluida e senza interruzioni.
BuyU risponde a queste esigenze, unendo la comodità della ricerca online con il diletto dell’esperienza in-store.
Da millennial sono cosciente delle abitudini di fruizione delle nuove classi generazionali, sempre più propense ad utilizzare touch-point digitali. L’idea alla base dell’app è difatti quella di sfruttare le potenzialità dei canali social integrandole all’esperienza finale in-store, in un’ottica phygital – dal digitale al fisico".
In conclusione, BuyU vede al futuro con speranza, quella di sostenere gli esercenti e le loro attività commerciali facendo riscoprire ai consumatori il piacere dello shopping fisico da tempo dimenticato”.