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Infarto, fai attenzione alla tua bocca: come riconoscere il segno che ti condanna

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Non trascurate la cura di denti e gengive. La ragione? Farlo può crearvi gravi problemi cardiaci. Questo è quanto sostiene lo studio Parokrank coordinato da Giulia Ferrannini del Karolinska Institute di Stoccolma, in Svezia. Uno studio di cui dà conto Il Messaggero. Lo stesso gruppo in una precedente ricerca aveva messo in luce come la parodontite (infiammazione cronica delle gengive) si riscontrava molto di più in pazienti che avevano avuto un infarto.

 

Ora, nella nuova ricerca, un cambio di prospettiva: l'obiettivo era infatti quello di valutare se la presenza di malattie gengivali può portare, nel lungo periodo, ad un aumento del rischio di malattie cardiache. L'analisi ha riguardato 1587 partecipanti con un'età media di 62 anni. Di questi, 985 erano sani mentre gli altri avevano una parodontite da grave a moderata.

 

Bene, a distanza di sei anni e mezzo i risultati sono impressionanti: chi aveva problemi gengivali aveva una possibilità di sviluppare malattie cardiovascolari - quali infarto, ictus, scompensi cardiaci - superiore del 49% rispetto a chi aveva gengive sane. E la probabilità aumenta con l'aumentare della gravità della malattia alla gengiva. 

La parodontite è un'infiammazione causata da batteri. Inizialmente è caratterizzata dall'arrossamento del margine gengivale, da edema, in alcuni casi da sanguinamento. Va curata subito, specialmente nella parte iniziale, altrimenti come conseguenza si può subire la distruzione dei tessuti tra la superficie del dente e la gengiva, fino ad arrivare alla caduta del dente stesso.

 

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