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Diavoli di Tasmania decimati

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Colpa del cancro, si cerca cura

Albina Perri
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Il diavoletto della Tasmania potrebbe avere le ore contate per colpa del cancro. Ma ora un team di ricercatori internazionali ha scoperto la causa dei tumori deformanti che da anni colpiscono i diavoli della Tasmania, mettendone a rischio la specie. Un passo in più nella corsa per salvare l'unico marsupiale carnivoro d'Australia. La ricerca, pubblicata venerdì scorso sulla rivista Science, identifica le cellule che proteggono i nervi come responsabili dei tumori facciali (DFTD), un tipo di cancro che si propaga attraverso il contatto. Il passo successivo sarà quello di trovare un vaccino o una cura, per salvare la rimanente popolazione. «Il tempo a nostra disposizione è poco - ha detto alla stampa australiana la ricercatrice a capo del programma, Elizabeth Murchison della Australian National University - Nel giro di 50 anni potrebbero essere estinti». I diavoli della Tasmania, presenti soltanto nello stato australiano della Tasmania, sono assai litigiosi, ed è stata proprio questa caratteristica che ha fatto sì che il contagio diventasse elevato. Identificato in laboratorio nella seconda metà degli anni Novanta, secondo gli scienziati australiani il cancro DFTD nel 2008 aveva già ucciso oltre il 70 per cento dei diavoli della Tasmania. Gli animali infettati muoiono nel giro di pochi mesi, dopo che il muso si ricopre di escrescenze e piaghe impedendo loro di nutrirsi.

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