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Covid, Oms: "Uno tsunami di contagi". Il futuro della pandemia, lo scenario peggiore

Reparto Covid  

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La guardia sull'emergenza coronavirus rimane alta. Lo conferma Maria van Kerkhove, responsabile tecnica per la pandemia di Covid dell'Organizzazione mondiale della Sanità. Intervistata dal quotidiano spagnolo El País, l'esperta ha lanciato un vero e proprio allarme: "Penso che siamo di fronte a uno tsunami di contagi nel mondo, sia per Delta (la variante dominante negli ultimi mesi) sia per Omicron", ha ammesso senza mezzi termini.

E ancora, rivolta ai Paesi: "Lo ripeto ai governi: non aspettate ad agire. E non mi riferisco ai confinamenti. Prima di iniziare a vedere un aumento dei ricoveri, per favore, usate le mascherine, favorite il telelavoro, limitate i contatti con altre persone, evitate riunioni, investite nella ventilazione, aumentate la sorveglianza dei genomi dei virus e preparate i vostri ospedali". D'altronde la preoccupazione non è solo verso chi, in fatto di vaccinazioni, è rimasto indietro. "Anche in Europa, che ha alti livelli di vaccinati - aggiunge -, ci sono ancora grandi sacche di persone vulnerabili che non sono state vaccinate o non hanno ricevuto il ciclo completo. E nel resto del mondo ce n'è una quantità enorme. E questo è il grosso problema, qualunque sia la variante".

Preoccupazione alimentata anche dall'arrivo della nuova variante, che non è escluso possa sfuggire in una certa misura alla risposta immunitaria. "Ciò - precisa comunque la van Kerkhove - non significa che i vaccini saranno inutili. Significa solo che potrebbero non proteggere tanto quanto abbiamo visto contro la delta. Quindi, per favore, vaccinatevi". Nella giornata di ieri, lunedì 13 dicembre, solo in Italia si sono registrati 12.712 positivi in 24 ore. Ma se la cifra era al ribasso rispetto alla giornata precedente, lo stesso non si può dire dei ricoveri. Questi ultimi, dati alla mano, sono stati 6.951, con un balzo di 254 in più rispetto a domenica.

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