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Cuore e infarto, il vino "fa impazzire" il ritmo cardiaco: quanti bicchieri puoi berne al giorno

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Troppo alcol fa impazzire il cuore. L'abuso di bevande alcoliche, infatti, aumenta la probabilità di sviluppare numerose aritmie cardiache. Tra queste la fibrillazione atriale. Lo rivela uno studio dell'Università di Amburgo pubblicato sull'European Heart Journal e citato da Antonio Rebuzzi, professore di Cardiologia alla Cattolica di Roma, sul Messaggero. Grazie a questa ricerca si è dimostrato che su oltre 100mila soggetti sani, seguiti per 14 anni, un consumo di 12 grammi di alcol al giorno - pari a 120 ml di vino, circa due bicchieri - incrementa del 16% il rischio di sviluppare una fibrillazione atriale.

 

 

 

C'è quindi una correlazione tra il rischio di sviluppare aritmie e la quantità di alcol assunta quotidianamente. L'abuso di bevande alcoliche, inoltre, non solo favorisce l'insorgere della fibrillazione, ma provoca danni anche nei soggetti già fibrillanti. I 100mila cittadini oggetto dello studio, che avevano già una diagnosi di fibrillazione atriale, sono stati divisi in tre categorie: non bevitori, bevitori che però hanno smesso dopo la diagnosi di fibrillazione e soggetti che hanno continuato l'assunzione di alcol anche successivamente alla diagnosi. Nel corso degli anni più dell'uno per cento dei pazienti è andato incontro a ictus. Quelli che avevano continuato a bere come prima erano quelli che avevano più ictus (+14%) rispetto alle altre due categorie.

 

 

 

Come mai c'è questa correlazione? Stando allo studio citato sul Messaggero, l'alcol può provocare danni elettrico-strutturali diretti alle cellule degli atri. E proprio questo creerebbe i presupposti per la fibrillazione. Un'altra ipotesi riguarda lo stile di vita che si accompagna all'abuso di alcol, generalemente meno sano. Tra le complicanze della fibrillazione, una delle peggiori è rappresentata dall'ictus cerebrale.

 

 

 

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