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Tumore al seno e rischio-metastasi, il farmaco che può rivoluzionare la battaglia: "Un passo importante"

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Via libera al farmaco che può rivoluzionare la terapia per il tumore al seno metastatico, quindi in stato avanzato. E' stato approvato, a livello europeo, anche nelle fasi precoci di malattia, per prevenire le recidive nelle pazienti che presentano un rischio elevato. Si chiama "abemaciclib" ed è - come riporta Repubblica - "un inibitore delle chinasi ciclina-dipendente". In futuro, quindi, potrà essere usato come terapia adiuvante, cioè successiva all'intervento chirurgico.

 

 

 

Gli studi hanno dimostrato che questo farmaco è in grado di ridurre le probabilità che la malattia si ripresenti, soprattutto con metastasi, del 32%. La notizia riguarda in particolare le pazienti con un tumore di tipo "ormonale", il più comune, che presentano i criteri di "alto rischio".

 

 

 

"Per il futuro ci aspettiamo un calo nella percentuale delle recidive, mentre per chi svilupperà nuovamente la malattia avremo una pletora sempre più ricca di possibilità terapeutiche - ha spiegato a Repubblica l'oncologa Valentina Guarneri -. Grazie a strumenti come la biopsia liquida, inoltre, verosimilmente potremo seguire l'evoluzione della malattia anche dal punto di vista molecolare, per personalizzare la strategia di cura". E infine: "Ritengo importante poter utilizzare come terapia adiuvante un farmaco che ha dimostrato di ridurre in modo così significativo il rischio di recidiva, perché vuol dire essere potenzialmente in grado di evitare la malattia metastatica, e quindi puntare alla guarigione dal tumore al seno, per una quota importante di pazienti ad alto rischio".

 

 

 

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