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Usutu in Italia, "sintomi invisibili": come si trasmette il nuovo virus

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Da quando il mondo ha conosciuto il Covid e la violenta pandemia che ha caratterizzato gli ultimi due anni, comportando milioni di morti, l’opinione pubblica è diventata più sensibile a qualsiasi tipo di virus. E così è subito scattato l’allarme per i tre casi di Usutu che sono stati rilevati in Italia, due dei quali in Friuli Venezia Giulia.

 

 

Questo è il terzo virus post-Covid a destare l’attenzione: in precedenza ci sono stati la febbre del Nilo e il vaiolo delle scimmie. L’impressione è che anche per Usutu l’allarme è destinato a sgonfiarsi come per i due virus che lo hanno preceduto: non si tratta nemmeno di una novità, dato che è stato isolato per la prima volta nel 1959 nella zanzara Culex neavei presso il fiume Usutu e che è presente in Europa da quasi 30 anni. In Italia è stato identificato nel plasma di un donatore di sangue di Asti: è asintomatico, ha scoperto di avere il virus solo grazie ai controlli che si fanno prima delle trasfusioni.

 

 

Uusutu è un virus simile alla febbre del Nilo: appartiene alla stessa famiglia ed è di origine africana; viene trasmesso all’uomo dalle zanzare mentre l’infezione tra umani è piuttosto rara. I sintomi sono generici: febbre, cefalea, itterizia. Nei casi più gravi può provocare rigidità nucale, tremori alle mani e ipereflessia.

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