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Fornelli a gas e artrite, lo studio e i risultati-choc: come e perché rischiamo

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Un legame inquietante quello scoperto da una ricerca americana pubblicata sulla rivista BMJ Open: a quanto pare i fumi della cottura della carne su barbecue, stufe a legna e delle automobili, ma anche il fumo di sigaretta e dei fornelli a gas, possono scatenare l'artrite reumatoide. In particolare, le persone con livelli più alti di sostanze chimiche chiamate idrocarburi policiclici aromatici rischiano più di altre di contrarre la malattia infiammatoria.

 

 

 

Secondo lo studio, la malattia deriverebbe da una complessa interazione tra geni, sesso, età e fattori ambientali, tra cui fumo, alimentazione e stile di vita. La ricerca - come riporta il Messaggero - si è basata sui dati raccolti dalla US National Health and Nutrition Examination Survey tra il 2007 e il 2016. L'indagine, inoltre, valuta un'ampia varietà di sostanze tossiche, tra cui gli Ipa, ovvero le sostanze chimiche utilizzate nella fabbricazione di materie plastiche e di vari prodotti di consumo e i composti organici volatili, derivati tra l'altro da vernici, detergenti e pesticidi.

 

 

 

La ricerca è stata condotta su 21.987 adulti, di cui 1.418 affetti da artrite reumatoide e 20.569 non affetti. A tutti sono stati prelevati campioni di sangue e urine per misurare la quantità totale di sostanze chimiche nell'organismo. Così si è scoperto che le probabilità di insorgenza dell'artrite reumatoide erano più alte tra coloro che presentavano il 25% dei livelli corporei di Ipa, indipendentemente dal fatto che fossero o meno ex fumatori o attuali. Gli autori sottolineano che lo studio è osservazionale, quindi non può determinare se le sostanze chimiche abbiano causato l'artrite, né hanno misurato i livelli di metalli pesanti che sono stati precedentemente collegati al rischio di artrite reumatoide. 

 

 

 

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