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Epidurale: solo un ospedale su sei lo offre

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Eppure nelle strutture che offrono questo servizio, in modo gratuito e continuativo, in media il 90% delle partorienti ne fa richiesta

francesca Belotti
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Un parto senza dolore? In Italia solo un ospedale su sei lo offre. La moderna analgesia epidurale che consente di mantenere allo stesso tempo la sensibilità e la capacità di muoversi della donna durante il travaglio, secondo alcune stime, è offerta solo dal 16% delle strutture ospedaliere pubbliche e convenzionate italiane. Eppure nelle strutture che offrono questo servizio, in modo gratuito e continuativo, in media il 90% delle partorienti ne fa richiesta. Un parto senza dolore è un diritto, sancito nei Livelli Essenziali di Assistenza, ma di fatto la sua attuazione varia da regione a regione. Tra le più virtuose ci sono la Lombardia, il Veneto e l'Emilia Romagna. La Lombardia, per esempio, stanzia 5 milioni di euro all'anno distribuiti a tutti i punti nascita mediante integrazione del DRG del parto vaginale al fine di promuovere l'analgesia in travaglio, aumentandone di fatto le richieste dall'8% del 2005 al 16% del 2007. Il Veneto, con un meccanismo distributivo analogo, solo nello scorso anno, ha stanziato fondi per 1 milione di euro. L'Emilia Romagna ha invece emesso delle linee guida per avere un punto nascita che offra l'analgesia epidurale in ogni Provincia. Il quadro attuale nel nostro Paese è emerso in occasione del convegno "Il dolore al femminile. Eppure l'Italia è all'avanguardia per quanto riguarda l'applicazione degli ultimi sviluppi tecnici in ambito di analgesia epidurale. "In Europa il nostro è il primo Paese a introdurre la nuova tecnica PIEB associata alla PCEA - spiega il professor Giorgio Capogna, Presidente Comitato Scientifico per l'Anestesia Ostetrica. "Le nuove tecniche permettono alla donna di ottenere un effetto di analgesia costante e di personalizzare la somministrazione dell'analgesico a seconda delle proprie esigenze. Vengono così evitati anche i brevi momenti di dolore che potevano insorgere con la tecnica epidurale tradizionale, quando la partoriente doveva attendere l'intervento del medico per ricalibrare la dose di analgesico."

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