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Norovirus, "ecco le zone in pericolo": l'ultima psicosi in Italia

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In Italia sta crescendo ora dopo ora l'allerta per il Norovirus. L'ultimo allarme è stato registrato in una scuola elementare di Castenaso, in provincia di Bologna, dove c'è stato un importante focolaio con 170 tra alunni e professori contagiati. Come spiega l'Istituto Superiore di Sanità, i norovirus sono estremamente contagiosi e si trasmettono sia attraverso gli aerosol che per via orofecale. Gli alimenti e l'acqua sono i modi più comuni attraverso cui contrarre il patogeno, specie in luoghi chiusi e con soggetti dal sistema immunitario più debole. I cibi più a rischio sono i frutti di mare, la frutta e verdura crude, le spezie e, in genere, i cibi più freddi.

Nel comunicato stampa diffuso dal sindaco di Castenaso viene spiegato che inizialmente si pensava "che si trattasse di una forma virale a trasmissione aerea, in quanto diversi casi di gastroenterite simili sono stati rilevati anche nella parte trentina del Passo del Tonale e a Ponte di legno, servite, come è noto, da reti acquedottistiche diverse".

 

 

Il Norovirus è un virus a Rna a singolo filamento. È stato identificato per la prima volta negli anni '70 e il nome proviene alla città dell'Ohio, Norwalk, dove nel 1968 scoppiò un significativo focolaio. I sintomi più comuni dell'infezione sono il vomito, la diarrea e i dolori addominali. Può sopraggiungere anche una lieve febbre, mal di testa e dolori muscolari. Il periodo di incubazione varia fra le 12 e le 48 ore e si guarisce spontaneamente dopo un paio di giorni stando a riposo.

 

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