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Salute: dimagrire in fretta è meglio

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Il contrordine arriva da uno studio made in USA

Tatiana Necchi
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Chi bene inizia è a metà dell'opera. Un proverbio che chi vuole dimagrire deve tenere bene a mente. Uno studio americano, infatti, ha dimostrato che in termini di risultato finale dimagrire in fretta è meglio che  buttar giù etti pian piano. Insomma una sorta di contrordine al classico "chi va piano va sano e lontano", motto dei nutrizionisti che finora si erano espressi sul tema. Secondo i   ricercatori dell'università della Florida la dieta d'urto è molto efficace: chi perde più chili nel primo mese, arriva a fine cura più magro e non rischia più degli altri di ingrassare di nuovo. Lo studio, pubblicato sul "Journal of Behavioural Medicine", ha seguito 250 donne obese sottoposte per 18 mesi a dieta ipocalorica ed esercizio fisico (60-90 minuti di movimento al giorno). Quelle  che nel primo mese di trattamento riuscivano a perdere più di 7 etti a settimana, dopo 6 mesi erano dimagrite in media quasi 13 chili. Contro i 5 chili scarsi persi dal gruppo di pazienti che nei primi 30 giorni di dieta e sport erano dimagrite poco più di 2 etti a settimana. Non solo. Chi all'inizio aveva perso chili più velocemente alla fine non rischiava più delle altre il cosiddetto effetto yo-yo (dimagrire per poi tornare nuovamente a ingrassare). I risultati, spiegano gli autori della ricerca, indicano che il ritmo di dimagrimento iniziale è un importante indicatore per prevedere il successo della dieta a lungo termine. Scatto d'orgoglio e forza di volontà, insomma, sono cruciali soprattutto nelle prime 4 settimane a stecchetto. Meglio blindare il frigorifero e darsi alla ginnastica.

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