Guerra nucleare, la lista dei 10 Paesi più sicuri

venerdì 20 giugno 2025
Guerra nucleare, la lista dei 10 Paesi più sicuri
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No, l'Italia non è nella lista degli Stati più sicuri in caso di attacco nucleare. Con le guerre in corso - l'ultima è tra Israele e Iran - il mondo sembra a un passo da un conflitto totale. Allora dove è meglio ripararsi? Stando alla ricerca pubblicata su Nature Communications e agli studi del survivalista Alex Rejba, ci sono alcuni Paesi, per la loro posizione geografica, la bassa densità di popolazione e l’assenza di infrastrutture militari strategiche, che avrebbero maggiori probabilità di sopravvivere - o quantomeno resistere - a un conflitto nucleare su larga scala.

Tra questi spicca l'Islanda. Il motivo? La sua posizione remota nell’Atlantico settentrionale, l’assenza di basi militari strategiche e l’uso massiccio dell’energia geotermica rendono il Paese particolarmente protetto. E ancora, ecco il Canada. Quest'ultimo secondo l'esperto è uno dei principali candidati alla sopravvivenza. La sua immensa estensione territoriale e la bassa densità di popolazione ridurrebbero drasticamente l’impatto di un attacco nucleare. Non solo, perché la collaborazione con gli Stati Uniti nel programma Norad garantisce una rete di difesa anticipata contro possibili minacce.

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Via via si prosegue con l'Australia, il cui territorio arido e scarsamente popolato, unito a solidi legami militari con gli Stati Uniti, la rendono difficile da colpire e strategicamente meno appetibile. Lo studio nomina anche la Nuova Zelanda. "Grazie alla sua distanza dagli obiettivi nucleari e alla mancanza di basi militari, la Nuova Zelanda ha ottenuto un punteggio molto alto", si legge nel documento. Non mancano poi Norvegia e Svezia. La prima grazie al suo isolamento geografico e alla scarsa densità di popolazione che limiterebbero i danni di un eventuale attacco. La seconda merito della sua politica di neutralità e non allineamento. 

Anche Groenlandia e Figi sono considerate sicure. "La calotta glaciale che ricopre gran parte dell’isola funge da barriera naturale contro le radiazioni e gli impatti diretti", afferma Rejba sulla prima. La seconda? Le isole sono "geograficamente separate dal resto del mondo" e questo "le rende un bersaglio improbabile in caso di conflitto globale". Infine spazio al Nepal e allo Sri Lanka. Il Nepal infatti è sorprendentemente considerato un rifugio potenziale. "I vicini del Nepal non colpirebbero mai una nazione così vicina ai propri confini", sottolinea Rejba. Mentre le montagne dell’Himalaya offrono protezione naturale contro la diffusione delle radiazioni. Per quanto riguarda l'isola al largo dell’India, lo Sri Lanka è meno vulnerabile rispetto ai Paesi continentali. Secondo lo studio la distanza da obiettivi militari prioritari e l’assenza di infrastrutture strategiche limitano il potenziale distruttivo di un attacco. 

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