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Bus elettrici made in Cina sbarcano a Grosseto

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E' la prima volta che aziende cinesi portano prodotti ad alta tecnologia nel settore dei trasporti. L'autobus avrà 200 km di autonomia e una media di 90 km orari

bonfanti ilaria
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Fare dell'Europa un mercato di destinazione di prodotti cinesi ad alta tecnologia, come autobus alimentati a propulsione elettrica, aprendo la prospettiva di una loro ingegnerizzazione a Grosseto, nella Maremma toscana. E'questo il frutto di un accordo industriale, sottoscritto in Cina, da "Rama Spa"- azienda di Grosseto- e "M2AP Srl", di consulenza ambientale per parte italiana, con "Shanghai Leibo New Energy Auto Technology Co", "Ltd" e "Jiangsu Alfa Bus Co". Una decisione affiancata anche da una lettera d'intenti tra la Provincia di Grosseto e le municipalità cinesi di Jiangyin, con cui è stato stabilito il reciproco impegno a promuovere l'utilizzo dei suddetti mezzi ecologici e a sviluppare relazioni industriali e culturali nell'ambito delle politiche di tutela ambientale e del risparmio energetico, previste dal protocollo di Kyoto. Al momento della firma dei due documenti, a sancirne l'importanza, hanno partecipato il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, in visita in questi giorni all'Expo di Shangai, e il Presidente di Confindustria Toscana, Antonella Mansi. Il Presidente della Provincia, Leonardo Marras, ha sottolineato che: "Questi due accordi rivestono un'importanza strategica per il futuro delle relazioni industriali tra i due continenti perchè viene ribaltato il clichè tradizionale dei rapporti economici Europa-Cina". "Rama Spa", infatti, diventerebbe partner industriale dei Cinesi per l'omologazione, secondo gli standard Ue, di autobus a propulsione elettrica e anche concessionario commerciale per tutta Europa. In questo modo le aziende cinesi porterebbero così per la prima volta nel vecchio continente prodotti ad alta tecnologia nel settore del trasporto pubblico. Sempre a detta di Marra, "questo tipo di partnership paritaria potrebbe consentire ulteriori interessantissimi sviluppi, e Grosseto e la Maremma avrebbero l'opportunità di diventare il terminale Ue di un ambizioso progetto industriale per la mobilità a emissioni zero, basato sulla reingegnerizzazione delle elettrovetture, destinate al mercato europeo". Sotto il profilo tecnico, l'elettrobus italo-cinese sarà un mezzo con oltre 200 chilometri di autonomia di carica, a una media di 90 km/h, con aria condizionata accesa. Insomma, un mezzo ideale per il trasporto urbano. L'accordo di cooperazione industriale per lo sviluppo del nuovo prototipo di autobus, alimentato a propulsione elettrica e adeguato alla normativa europea e italiana, prevede quattro fasi diverse. Nel mese di luglio è prevista una sottoscrizione dell'accordo di progetto e l'assegnazione dell'incarico alla società di consulenza, operante sia in Cina che in Europa, volto all'adattamento industriale dei prototipi di autobus secondo normative e regolamentazioni europee e italiane.

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