Facebook, sul web un file con le informazioni di 100 milioni utenti
Dati raccolti da un esperto di sicurezza, replica del capo di Facebook: "Nessuna violazione della privacy"
Informazioni su 100 milioni di utenti di Facebook sono state raccolte da un esperto di sicurezza e inserite in un unico file messo a disposizione di tutti gli internauti attraverso i popolari siti di file-sharing. In apparenza non c'è nessuna violazione della privacy perché i dati sono stati classificati dagli utenti come “pubblici” sul social network. Il gesto è stato compiuto da Ron Bowles, un ricercatore per la Skull Security, allo scopo di smascherare la labilità del concetto di privacy su un sito come Facebook. In poco tempo il file con gli elementi di identificazione è stato scaricato in poco tempo da mille persone tramite Pirate bay. La risposta – l'ideatore di Facebook, Mark Zuckerberg, ha replicato subito. “Le informazioni contenute nell'elenco erano classificate come pubbliche – scrive in una nota -. Gli utenti hanno il diritto di condividere cosa vogliono, con chi e quando. In questo caso le informazioni raccolte dal singolo ricercatore erano dati che le persone avevano condiviso come pubbliche sul proprio profilo ed erano già accessibili con i motori di ricerca come Google o Bing, nonché sullo stesso Facebook”. Scelte personali degli utenti, dunque. Tuttavia rimarca l'associazione Privacy International che l'episodio mette in luce “la confusione sulle opzioni per la privacy” disponibili sul social network.