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Coronavirus, "troppi contagi nei mattatoi": diffusione sospetta in chi mangia la carne? Parlano gli scienziati

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Troppi casi di coronavirus all'interno dei mattatoi e agli esperti sorge spontanea la domanda se, per chi mangia la carne, ci sia un rischio maggiore di contrarre il Covid-19. A Bari 70 dipendenti di un’azienda di lavorazione della carne sono risultati positivi. Risultato ben più superiore negli altri Stati: in Germania si sono infettati un migliaio, in Francia più di cento, e negli Stati Uniti addirittura 5mila dipendenti di 180 impianti di produzione. Stesso discorso per Australia, Spagna, Irlanda. Un allarme che però gli scienziati smentiscono in quanto la cottura degli alimenti - come spiega Il Messaggero - elimina qualunque virus, e non esiste alcuna evidenza scientifica di una possibile resistenza degli agenti virali sulle superfici.

 

 

Eppure anche tra gli esperti c'è chi ritiene che quella dei mattatoi non sia una coincidenza. Qui, per alcuni, il contagio è favorito da un ambiente chiuso, umido e a bassa temperatura. Altri invece credono che il veicolo di diffusione del covid possano essere le sale ove i dipendenti si cambiano e si lavano, anche lì a distanza ravvicinata e oltretutto senza protezioni.

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