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Succhi di frutta con pesticida, la lista-choc: quali marchi evitare

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Sei un amante dei succhi di frutta? Allora è il caso di fare attenzione a quale marca acquisti. In Germania la Oko Test ha effettuato in laboratorio un’analisi su 33 campioni di succhi di frutta venduti nel proprio Paese, ma anche in Italia e più in generale in Europa. La notizia è che è venuto fuori che molti succhi contengono pesticidi: in particolare l’allarme è scattato sul succo di mela torbido non filtrato dopo la pestatura, che fa uso di alcuni pesticidi vietati nell’Unione europea.

 

 

In teoria tale succo dovrebbe contenere un’alta concentrazione di nutrienti e invece è emerso che contiene diverse sostanze che possono risultare nocive. Un risultato grave, considerando che si tratta di un succo venduto anche nei grandi supermercati italiani ed europei: molti sono venduti nelle confezioni in cartone, alcuni in bottiglie di vetro e soltanto una marca è invece venduta in bottiglia di plastica. Le sostanze prese in considerazione dall’analisi in laboratorio sono le seguenti: tossine della muffa e pesticidi utilizzati in agricoltura, ma anche valori di zuccheri, etanolo e metanolo, acidi volatili e molti altri elementi.

 

 

Su 33 succhi è emerso che 17 sono “contaminati”: a influire su questo esito è stato soprattutto l’uso del mepiquat, ovvero un regolatore di crescita delle piante che è vietato nell’Unione europea. Questo agente accelera la crescita degli steli delle piante e favorisce la fruttificazione. Va però sottolineato che dei 17 succhi risultati contaminati solo 3 sono risultati nocivi, mentre gli altri non influiscono sulla salute.

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