Il 25° Congresso Nazionale della Società Italiana di Diabetologia (SID) cade in un momento importante della storia della diabetologia italiana, quello del 50° anniversario della fondazione della società scientifica. Un congresso che celebra questo anniversario nel modo migliore: non solo perché vedrà la partecipazione di almeno 1500 persone – la maggior parte degli esperti e di coloro che in Italia si occupano della terapia e della prevenzione in questo campo – ma perché affronteremo alcuni tra i più attuali e importanti temi diabetologici, insieme ai maggiori esperti anche a livello internazionale. Parleremo della terapia del paziente in ambiente ospedaliero, dei meccanismi del danno renale e delle nuove forme della beta-cellula, quella che produce l’insulina, l’ormone principale nel campo della diabetologia; ma non ci limiteremo ad affrontare con gli esperti gli aspetti più prettamente scientifici, ma anche argomenti di più largo interesse quali quelli dell’organizzazione e della gestione delle persone con diabete, e della sostenibilità delle nuove terapie: argomento, in questo periodo, particolarmente importante e ‘caldo’. Cercheremo anche di coinvolgere le altre figure che si occupano di diabete: nel corso del congresso ci sarà infatti uno spazio dedicato agli infermieri – che giocano un ruolo importantissimo nella gestione delle persone con diabete – ai podologi e ai dietisti. Senza dimenticare chi poi, alla fine, decide le sorti economiche di tutto il comparto, vale a dire politici e amministratori, che parteciperanno insieme alle forze sociali ad una serie di incontri e tavole rotonde. L’ultimo aspetto, non per questo meno importante, è il coinvolgimento diretto delle persone con diabete – e sopratutto di quelle non con il diabete – perché si possa migliorare la sensibilità e la consapevolezza di fronte a questo problema. Un approccio molto importante perché anche nel nostro paese il diabete è una condizione che sta dilagando, avendo ormai praticamente raggiunto la soglia dei 4 milioni di persone: una delle cose che vorremmo fare è proprio dimostrare che il diabete si può e si deve sconfiggere. Abbiamo quindi invitato tutti a partecipare ad una camminata – una sorta di piccola maratona – durante la quale scambiare alcuni messaggi importanti: muoversi, fare attenzione al cibo e avere quei piccoli atteggiamenti di ‘sana’ vita che aiutano a sconfiggere e a prevenire il diabete. Un’ultima annotazione: partecipare attivamente vuol dire anche concorrere alla ricerca, e per questo motivo la nostra società scientifica sostiene ‘Diabete Ricerca’, perché senza una buona ricerca scientifica non c’è speranza di sconfiggere questa patologia. ‘Diabete Ricerca’ è un’associazione Onlus di persone che vogliono impegnarsi per la promozione della ricerca sul diabete e che ha già finanziato negli ultimi 10 anni i più prestigiosi progetti e ricercatori indipendenti. (STEFANO DEL PRATO)