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Mediaset, Bonolis torna ad Avanti un altro. L'idea: staffetta con Gerry Scotti per sfidare l'Eredità di Conti e Frizzi

Giulio Bucchi
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Appuntamento a settembre: Paolo Bonolis tornerà a condurre Avanti un altro su Canale5, prendendo il posto di Gerry Scotti che nelle ultime settimane lo ha sostituito con ascolti meno esaltanti. Di date certe, per ora, non ce ne sono: il preserale è in pausa (al suo posto c'è la soap Il segreto) ma dopo l'estate sarà l'asso in mano a Mediaset per sfidare il dominatore della fascia, L'Eredità di Raiuno. Anche sul Biscione potrebbe scattare la formula "staffetta", con un cambio alla conduzione in corso di stagione: Bonolis e Scotti da una parte, Carlo Conti e Fabrizio Frizzi dall'altra.  "Io e Gerry Scotti" - Di sicuro, però, a Cologno puntano tutto su Paolo, artefice di un successo inatteso. "E' stata una stagione assolutamente perfetta - ha spiegato Bonolis a TvBlog -, nel senso che Avanti un altro ha ottenuto degli ascolti che sono imbarazzanti per un preserale in onda su una rete commerciale dove l'irruenza pubblicitaria ti mette nella condizione di non competere con chicchessia". "La scommessa del preserale era molto complicata perché dall'altra parte c'era un prodotto ben fatto, ben costruito, ben condotto, ben ingegnato e credo che l'abbiamo vinta", ha ribadito il conduttore romano, che per Scotti ha solo parole buone: "Gerry l'ha condotto tremendamente bene. Ha lavorato benissimo ed ha ottenuto ottimi risultati a dispetto di quello che faceva il format che andava in onda in questo periodo lo scorso anno. Complimenti a Gerry che ha saputo cambiare se stesso in funzione del meccanismo del programma". Tra Mediaset e Rai - Il preserale non è l'unico progetto di Bonolis. Potrebbe esserci anche un serale, "una cosa molto leggera, piacevole e insolita. Se riusciremo a farla, vedremo se funzionerà". Se è vero che il contratto con Mediaset "durerà altri due anni", sembra chiusa, invece, l'ipotesi di un ritorno di Il senso della vita che "ha funzionato per quattro anni e che è andato bene sulla televisione commerciale" ma che è "una spesa troppo onerosa come seconda serata". Per il futuro, impossibile escludere un ritorno in Rai: "Mi sono sempre spostato per fare le cose che avevo in testa di realizzare, muovendomi nell'azienda che mi permetteva di farle. Ma non è che l'altra azienda si rifiutasse per principio, si rifiutava perché magari non le trovava idonee o non aveva lo spazio per poterle realizzare". 

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