Mario Balotelli umiliato in pubblico dall'allenatore del Liverpool: "Non ci serve, non è adatto al nostro gioco, non ha intensità"
Una nuova umiliazione pubblica per Mario Balotelli, bollato dal suo allenatore Brendan Rodgers come "non adatto" al gioco del Liverpool. Ne seuge che Mario, d'ora in poi, dovrà adattarsi a fare il sostituto in panchina "come tutti gli altri". Un segnale chiarissimo, quello del mister, che dell'azzurro - protagonista di una stagione sconcertante con i Reds - non ne vuole già più sapere: schizzano dunque le possibilità di un prematuro addio di Balo al Liverpool già nella finestra di mercato di gennaio, magari in direzione Sampdoria, così come suggeriscono i tabloid inglesi. "Non ha intensità" - Le parole di mister Rodgers sono l'ultima conferma a una situazione di fatto: Balo, semplicemente, non gioca, tanto che nell'ultimo mese e mezzo è sceso in campo soltanto una volta con il Liverpool. Tra infortuni, squalifiche e scelte tecniche, insomma, di Mario non si è più sentito parlare. E non se ne sentirà parlare neppure oggi, in questo Santo Stefano in cui come da tradizione la Premier League gioca nel cosiddetto Boxing day, e in cui il Liverpool giocherà contro il Burnley. Mario non sarà tra i titolari, e il mister ha spiegato senza peli sulla lingua nella conferenza stampa pre-partita: "Abbiamo visto nelle ultime gare che diamo il nostro meglio quando giochiamo un football aggressivo, mettendo pressione sugli avversari, con grande intensità. I giocatori - ha aggiunto Rodgers - si stanno adattando a questo stile e le prestazioni migliorano, ma ci siamo resi conto che questo non è lo stile di Mario", che dunque viene anche indirettamente accusato di essere molle, senza intensità, uno che non si "sbatte" per la squadra. "Se ne resta in panca" - Il mister ha poi continuato nella sua intemerata: "Lavorando con Balotelli, da quando è arrivato al Liverpool, abbiamo visto che dà il suo meglio con un altro tipo di gioco, restando dentro o subito fuori dall'area. Aggressività e pressing non sono il suo gioco". Dunque, Mario "dovrà abituarsi a stare in panchina. Quando la squadra avrà bisogno di lui, lo manderemo in campo. Vale per tutti, non solo per lui. Quando vieni chiamato, all'inizio o a gara cominciata, devi essere pronto a dare il massimo". E così, come detto, dopo queste parole la Samp crede davvero alla possibilità di portare il presunto Super Mario a Genova. Della Doria parla in Guardian, che potrebbe offrire come parziale contropartita il portiere argentino Sergio Romero. Forse un po' poco, in considerazione del fatto che soltanto quest'estate il Liverpool ha pagato 20 milioni di euro per assicurarsi Balotelli.