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Renato Brunetta smaschera Maria Elena Boschi: "Quelle telefonate per chiedere i nostri voti..."

Andrea Tempestini
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Il Patto del Nazareno è rotto. Al termine di una convulsa giornata, è questa la decisione presa in una Forza Italia scottata e terremotata dalla forzatura quirinalizia di Matteo Renzi sul nome unico di Sergio Mattarella. Il Patto è rotto e il Pd minimizza. Prima con la vicesegretaria, Debora Serracchiani, che si spinge ad affermare che "è meglio così". Poi anche con uno dei simboli del (fu) Patto, la ministra Maria Elena Boschi, che ha dichiarato: "Non seguiamo le correnti Pd, figuriamoci se possiamo aspettare le correnti di Forza Italia". Una frase che non è sfuggita a Renato Brunetta, che nonostante la giornata pirotecnica (si pensi alle dimissioni, presentate e respinte da Silvio Berlusconi) ha trovato il tempo e il modo per replicare alla Boschi. Una replica velenosa. Già, perché Brunetta strappa la maschera alla ministra di Renzi, e rivela certe telefonate piuttosto imbarazzanti: "Boschi - spiega - ha la memoria corta. Lei forse non insegue le correnti, ma certamente insegue i voti. Ci ricordiamo tutti le accorate telefonate sue e del sottosegretario Lotti per chiedere i voti di Forza Italia alla Camera e al Senato per non andare sotto, non solo sulle riforme costituzionali e sulla legge elettorale, a causa dei dissidenti in casa propria".

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