Jean Alesi, la coltellata a Fernando Alonso: "Sebastian Vettel, tutt'altro approccio. La Ferrari aveva bisogno di uno come lui"
Trionfa la Ferrari in Malesia. Trionfa Sebastian Vettel. Una vittoria inaspettata. E dolcissima. Chi di sicuro avrà guardato all'impresa del Cavallino con un pizzico di amarezza (e forse di invidia) è Fernando Alonso, l'ex ferrarista che con la Ferrari non è mai riuscito a trionfare. E del trionfo della casa di Maranello, su Il Corriere della Sera, scrive Jean Alesi. E premette: "Lasciatemi dire una cosa: quanto è bello rivedere una Rossa là davanti! E poi, complimenti a Sergio Marchionne e Maurizio Arrivabene". Secondo il francese, "questa è vera Ferrari. E non è una vittoria casuale: secondo me la squadra era già partita con l'idea del colpaccio possibile". E ancora: "Il mio elogio va anche a Raikkonen, che con meno sfortuna sarebbe stato da podio, ma prima di tutto è per Vettel: come dice James Allison, è stato chirurgico nel lavoro". E se Alonso, triste per gli abissi ai quali per ora è condannata la sua McLaren (e forse ancora preoccupato per il mistero di quanto gli è successo nei test a Montmelò), guarda alla vittoria Ferrari con un pizzico di amarezza, a rendergli ancor più amaro il momento arrivano le frasi a lui riservate nel commento di Alesi. Parlando sempre di Vettel, aggiunge: "A Maranello avevano bisogno di un approccio di questo tipo. Alonso sbagliava tutto? No di certo, anche perché rimane un grande pilota. E non è il caso di ferirlo con le parole, ora che già purtroppo lo fanno gli eventi. Ma Vettel, forse meglio di lui, ha capito le potenzialità della monoposto". Frasi che pesano come macigni, quelle di Alesi. Secondo il transalpino Vettel è tutt'altra storia rispetto a Vettel, sia per l'approccio sia per come ha compreso la monoposto. Un giudizio forse ingeneroso nei confronti dell'asturiano, che avrà gradito il giusto.