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Abatantuono: "Non fermano i violenti perché non vogliono"

Matteo Legnani
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Ha le idee chiare Diego Abatantuono, su quanto accaduto sabato scorso in centro a Milano. Lui, ai black bloc fuori controllo, non crede e lo dice in una intervista al Fatto Quotidiano: "Certo, gli infiltrati però ci sono sempre stati. Così come i violenti. Ci sono persone che non c' entrano niente e rimangono coinvolte, poi ci sono i delinquenti e i delinquenti sono tutti e sempre identificabili. Se non li fermano c' è la volontà di non fermarli. Questo vale per tutti gli eventi pubblici, dalle manifestazioni e cortei di protesta agli spalti degli stadi. Io sono un appassionato lettore di libri gialli, quindi diciamo che in quello che succede c' è sempre un movente". E la violenza dei blck bloc era tutt'altro che "casuale": "Negli scontri dell' altro giorno come in tutte le cose c' è sempre il solito binomio causa ed effetto, funziona sempre. E per quelli che hanno sfasciato servirebbero regole, pene certe. Dunque bruci un negozio? Quello è tentato omicidio non danneggiamento. Pene esemplari, specifiche, chiare ma non per quelli che sono stati coinvolti, ma per quelli che coinvolgono".

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