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Sophia Loren: "Mio padre mi denunciò, disse il mio appartamento era una casa di appuntamenti"

Andrea Tempestini
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Per i suoi 80 anni, Sophia Loren ha deciso di pubblicare un'autobiografia dal titolo Ieri, oggi e domani. La mia vita, edita da Rizzoli. Un racconto intimo, in cui la star svela molti particolari della sua vita privata, dai successi agli amori e fino alle delusioni. Ma tra tutti gli aneddoti ce n'è uno che stupisce più degli, e riguarda il padre della Loren, che non accettò la carriera della figlia nel mondo dello spettacolo. "Io e mamma..." - “Vinsi un concorso di bellezza – racconta l'attrice - e con quei soldi con mamma partimmo per Roma per provare la scalata al mondo del cinema”. Le due presero casa, e "una mattina - continua l'autobiografia - all'alba sentimmo bussare alla porta di casa. Stupite per l'ora andammo ad aprire e ci trovammo davanti la polizia. Romilda Villani? Scicolone Sophia? Venite con noi, ci intimarono". La Loren continua: "Fummo trascinate e ci fu chiesto di giustificare i proventi con cui vivevamo. Qualcuno ci aveva denunciato avanzando il dubbio che avessimo trasformato il nostro appartamento in una casa di appuntamenti". "Una ferita profonda" - E a sconvolgere c'è il fatto che a denunciarle fu proprio il padre dell'attrice. "Dopo lo sgomento iniziale - continua nel racconto - recuperammo il sangue freddo e riuscimmo a dimostrare con facilità l'origine dei miei guadagni. La ferita che ci aveva inferto mio padre - conclude - era profonda, e almeno per quel che mi riguarda non si è mai più rimarginata".

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