Usa, lo scandalo delle email private di Hillary Clinton con l'assistente Huma Abedin: "Bussa alla mia camera da letto se è chiusa"
La corsa per le primarie di Hillary Clinton si fa sempre più in salita con lo scandalo sempre più crescente delle email su server privato usato ai tempi in cui era Segretario di Stato di Barack Obama. Vista dall'Italia può sembrare questione di lana caprina, ma per gli americani la sicurezza nazionale è argomento sacro. Non deve sorprendere quindi se la Clinton è da mesi sulla graticola dopo che l'Fbi ha scoperto che lei e tutto il suo staff usavano email con il dominio clinton.com, memorizzate su un server a New York fuori dal controllo diretto delle autorità governative e contenenti documenti classificati come "riservati" o "top secret". Su oltre 30mila messaggi, almeno 305 sono state marchiate dagli agenti federali come sospette di aver violato la legge sulla gestione di documenti riservati e segreti. E tantissimi di quei messaggi sono stati scambiati tra la Clinton e la sua fedelissima assistente Huma Abedin. La sua ombra - La 39enne musulmana di padre indiano e madre pakistana è ora uno degli obiettivi dei Repubblicani, oltre che del New York Times che è venuta in possesso di alcune email tra il segretario di stato e la sua assistente. Da che la Abedin a 19 anni è entrata a far parte dello staff della Clinton, tra le due il rapporto si è fatto sempre più simbiotico. E la fantasia degli americani è tornata a favoleggiare sul legame tra le due, soprattutto da quando il quotidiano americano, scrive il Corriere della sera, ha rivelato che la Abedin avesse non solo piena gestione della casella di posta elettronica della Clinton, ma anche accesso diretto alla sua camera da letto. Quando infatti la Abedin chiedeva come potesse incontrarla al più presto, la Clinton le scriveva: "Solo bussare alla porta della camera da letto se è chiusa". In passato i Repubblicani avevano sollevato sospetti sul passato della Abedin in Arabia, dove è cresciuta, e il rapporto strettissimo con il Segretario di Stato. Oggi più di un americano ipotizza scenari a sfondo saffico (nel 2010 la Abedin si è anche sposata), ma per il Nyt la Hebedin per la Clinton è più una "figlia surrogata".