Lorenzo kamikaze: l'insulto a Valentino Rossi. Il Dottore sbotta: "Non gli parlo più". Caos in Australia
Si accendono i riflettori sull'Australia, teatro della terzultima gara del MotoGp. La sfida è tutta tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo: nelle libere lo spagnolo si piazza secondo, il Dottore nono. Ma, si sa, per Rossi le prove (e le libere soprattutto) contano poco. A surriscaldare il clima, però, arrivano le parole di Lorenzo. Dichiarazioni kamikaze: "Oggi Rossi - ha affermato - non è il più forte. Oggi i più veloci siamo io e Marquez. Però in questo campionato si vede che contano altri fattori". Un insulto, contro il (meritatissimo) leader del motomondiale. La "sfortuna" - Parole improvvide, quelle dello spagnolo, impegnato nella durissima lotta tutta in casa Yamaha e costretto a fronteggiare una classifica che lo vede dietro di diciotto distanze. Come dopo la gara giapponese, insomma, Lorenzo punta il dito contro la "sfortuna". E aggiunge: "Anche Valentino ha sempre sostenuto di aver perso il mondiale del 2006 per colpa della sfortuna. E secondo me aveva ragione. La differenza è che questa volta io posso perdere dal pilota più grande della storia, mentre allora il titolo lo vinse Nicky Hayden, uno che era solo molto regolare". La replica - E il Dottore, come risponde? A modo suo, la mette un po' in burla e un po' "badila" il compagno di squadra: "Con Lorenzo - spiega - non ci parliamo più, è vero. Ma abbiamo un diario segreto del nostro rapporto". E ancora: "Normale avere dei momenti difficili. La tensione sta salendo". Rossi, dunque, evita attacchi frontali come quelli di Lorenzo. A parlare, ancora una volta, sarà la pista (o almeno, si spera).