Attenzione, al Corriere torna de Bortoli e (ri)massacra Renzi: la durissima frase che umilia il premier
Ferruccio de Bortoli torna al Corriere. Dopo la fine della sua direzione passata a Luciano Fontana, l'ex direttore torna come editorialista. E il suo debutto nella nuova veste continua dov'era finita la sua direzione: nel segno dell'accacco al premier. Lo fa sul terreno dell'economia. Spiega che "le ultime previsioni sulla crescita italiana rendono assai improbabile, senza interventi correttivi, la discesa quest' anno del rapporto fra debito e prodotto interno lordo, oggi al 132,8 per cento. Se l' obiettivo venisse mancato, l' intera scommessa del governo Renzi - stimolare lo sviluppo con maggiore disavanzo - sarebbe perduta". E questa sconfitta oscurerebbe i risultati ottenuti sul fronte delle riforme. Cita il Jobs act, la riduzione della tassazione sul lavoro, gli ammortamenti e investimenti al Sud facilitati, Ires al 24 per cento dal prossimo anno. Ma tornando ai conti, de Bortoli intravede rischi enormi per il nostro Paese. La verità - scrive - è che "abbiamo allegramente sottovalutato, in questi due anni, il peso del nostro debito (in aumento nel 2015 di 34 miliardi, a quota 2.169,9), riempiendoci la bocca di false giustificazioni, guardando stupidamente i conti degli altri in più rapido peggioramento ma da livelli inferiori".