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Abusi sessuali, il sondaggio che "depone a sfavore" di Asia Argento: cosa pensano gli italiani

Andrea Tempestini
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Il caso di Harvey Weinstein, il porco molestatore di Hollywood, ha acceso in Italia un aspro dibattito sui ricatti che le donne spesso subiscono per entrare nel mercato del lavoro, nel mondo dello spettacolo in particolare. Ad accendere la discussione, anche e soprattutto il fatto che Asia Argento abbia puntato il dito contro il produttore, ma soltanto 20 anni dopo. In molti hanno preso posizione contro l'attrice, accusata di aver taciuto per convenienza. Accuse che lei rigetta. Ma a "deporre a sfavore" di Asia, ora, fa capolino un sondaggio Ipr Marketing pubblicato su Il Giorno. Al netto del fatto che il 65% degli intervistati ritiene che questo tipo di problemi riguardi non soltanto i vip, un 44% sostiene che chi è stata vittima di abusi non avrebbe dovuto accettare di far parte del cast del film dopo aver subito la violenza. C'è poi un 38% che giustifica l'atteggiamento di compromesso con il fatto che, spiega Antonio Noto, "nel cinema è una prassi consolidata". Dunque un ultima domanda: "Per entrare nel mondo dello spettacolo le donne utilizzano il loro corpo?". Il 42% risponde di sì, il 36% no mentre il 22% afferma di non sapere.

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