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Giovanni Minoli sputtana la Rai: "Un disastro. Vi dico io perché hanno cacciato Giletti e si sono tenuti Fazio"

Eliana Giusto
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"La Rai è in macerie". Il direttore generale "Mario Orfeo è arrivato da pochi mesi e si è trovato a dover gestire un cumulo di scelte sbagliate. Diamogli tempo". Giovanni Minoli, in una intervista al Giornale, entra nella polemica sul flop dei programmi della Rai e confessa: "Io sono stato una vita alla Rai, io voglio un bene dell' anima alla Rai e, invece, mi tocca sempre sparare a zero". Ma Massimo Giletti "l'ho convinto io a venire a La7". La Rai "voleva dimezzarlo. Voleva usarlo solo come nuovo Pippo Baudo ma lui, legittimamente, aveva anche ambizioni giornalistiche. Devo dirla tutta? Io sono stato un po' il padre di Giletti, l'ho fatto crescere e devo dire che nell'ultima fase era diventato un po' troppo il tribuno che arringa le folle". Però i dirigenti Rai avrebbero "dovuto chiamare Giletti e dirgli: Senti Massimo, stai esagerando. Si chiama correzione. Il problema è avere un dirigente in grado di capire e fare questo discorso. Dai, lasciamo perdere". Poi spara a zero su Fabio Fazio: "Che noia. Ma tu lo sai che anche il caviale e lo champagne a pranzo e a cena ti fanno venire il mal di fegato". E ancora: "Sul costo milionario non c'è dubbio. Ma Giletti faceva ascolti molto più alti". Fazio "ha una caterva di autori che non hanno prodotto un'idea. E quel tavolo lungo lungo ti atterrisce. Ti chiedi: ma dovrò ascoltarli tutti? Fossero anche 10 premi Nobel".

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