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Alessandro Sallusti: "Il pericolo non è la Boschi, ma Grasso-Boldrini e Di Maio. Banche? Sciagura senza appello"

Andrea Tempestini
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Attenzione al vero pericolo, almeno secondo Alessandro Sallusti. E il vero pericolo, il direttore de Il Giornale lo indica nell'editoriale della vigilia di Natale. "Un Pd troppo indebolito e allo sbando - ricorda dopo aver scritto dopo l'addio definitivo allo Ius Soli - potrebbe fare la fortuna della sinistra estrema del duo Grasso-Boldrini. La fortuna della quale potrebbe a sua volta tornare utile a Di Maio in cerca di alleati comunisti per provare a conquistare il governo del Paese". Leggi anche: Soldi, la brutale lezione di Sallusti a Di Maio "Per questo - continua - la caccia grossa in corso in questi giorni a Renzi e alla sua Maria Elena Boschi mi lascia perplesso, al di là del merito dei casini bancari che i due hanno combinato. Guarda caso - nota il direttore - , è cavalcata alla grande dai grillini e dagli scissionisti del Pd". Per Sallusti, insomma, "fa ridere sentire oggi Grasso e Boldrini sostenere di essere alternativi a Renzi e al Pd. E fa altrettanto senso vedere Di Maio strizzare l'occhio ai due dopo averli insultati per cinque anni". Ed eccoci, dunque, al vero pericolo. "Quindi è bene tenere gli occhi aperti e non farsi prendere per i fondelli. Il nemico, e il pericolo - rimarca Sallusti -, non è Maria Elena Boschi, ma il possibile asse politico tra i suoi principali accusatori". Il punto è che "un'alleanza post elettorale tra Di Maio, Grasso e Boldrini sarebbe una sciagura senza appello. Per le banche e tutti noi", conclude.

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