Francesca Barra: "Se perdo non posso tornare giornalista". Ridicolo: ha già cambiato idea
Renziana fino in fondo, Francesca Barra. Sia per orientamento politico (fu lo stesso ex premier a chiamarla per chiederle di candidarsi), sia per coerenza (si fa per dire). Come lui disse "se perdo al referendum mollo la politica" e ce lo siamo trovato più di un anno dopo al timone del Pd e vincitore di un seggio al Senato per la prossima legislatura, così lei al Corriere della Sera (mica a Topolino, con tutto il rispetto per l'album a fumetti) aveva fatto la seguente dichiarazione in campagna elettorale: "L'amore per la mia regione mi spinge ad accettare questo rischio enorme: se andasse male, non potrei tornare a fare la giornalista". Bene, a poche ore dalla sconfitta subita in Basilicata, la Barra posta sulla sua bacheca Facebook il seguente messaggio: "Ho portato ai miei bimbi i ciucci di provola lucani. Si sono svegliati felici perché la mamma è qui con loro. Sono tornata e adesso mi godo questo momento speciale. Ho combattuto sapendo che sarebbe stata un'impresa quasi impossibile. E ho vinto tanto affetto . Che non dimenticherò. In bocca al lupo al vincitore. Perché chi ha a cuore la Basilicata non può che augurargli di lavorare bene. Benissimo! Io non smetterò di starvi accanto, anche se da giornalista e scrittrice e non da politico. Evviva la Basilicata, onore ai vincitori". Per approfondire leggi anche: Francesca Barra, il clamoroso errore grammaticale sul manifesto elettorale