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Luca Tommassini, la clamorosa rivelazione: "Nella villa di Franco Califano sfilavano mignotte e Rolls Royce"

Andrea Tempestini
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Ballerino, coreografo, storico collaboratore di Maria De Filippi, Luca Tommassini si confessa e si racconta in una lunga intervista al Fatto Quotidiano. Parla di Maria, di una tentata violenza subita, del suo burrascoso rapporto con Madonna, di bullismo. E parla anche di Franco Califano, snocciolando aneddoti clamorosi. Racconta di come da bimbo viveva in una zona tosta di Roma, "dovevi stare attento a dove mettevi i piedi per non pestare qualche siringa". E la soluzione, così, era la villa del Califfo: "Viveva poco lontano da noi, poco lontano dal banco di frutta di mia nonna, e quasi tutti i bambini della zona andavano a giocare dentro al suo giardino, con il cancello lasciato appositamente aperto". Leggi anche: Maria De Filippi, il vecchio e clamoroso "scippo" a Sky E Tommassini racconta: "Non si scocciava. Ingresso libero anche quando organizzava i suoi festini privati, e dalle finestre socchiuse sentivamo la puzza delle sigarette, poi vedevamo le mignotte che entravano e uscivano di casa, gli ospiti storditi, pure il suo cane". E quando li sorprendeva a sbirciare i festini, Califano rimproverava i bimbi: "Aoh, qua nun dovete entrà! E basta che non rompete il cazzo e vi lascio il cancello aperto. Alla fine era un amico adulto, non uno celebre, non si atteggiava, e per noi stare lì era come vivere un film: arrivavano donne ingioiellate, Rolls Royce parcheggiate, gente sorridente". Il Califfo: un uomo, un mito.

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