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Fratelli d'Italia, Fabrizio Santori lascia il partito: "Giorgia Meloni ha sbagliato a non appoggiare Matteo Salvini"

Davide Locano
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Quelli che lasciano, quelli che cambiano, quelli che si misurano con nuovi scenari politici e scelgono di seguire altre strade. Qualcosa con cui molti partiti devono fare i conti. È il caso di Fratelli d'Italia e di Fabrizio Santori che ha lasciato la destra di Giorgia Meloni, magari cercando un approdo dalle parti di Salvini. Il suo addio a Fdi è stato accolto da critiche molto dure... «Respingo in blocco le accuse di poltronismo, la decisione di lasciare Fdi è il frutto di un malessere che viene da lontano. Le ambizioni nascono nel momento in cui c'è la voglia di crescere politicamente, ma questo partito la crescita non la permette perché si è chiuso su poche persone, quelle più vicine ai vertici, selezionate in base alla fedeltà e non alla competenza. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti, Fdi in quattro anni è cresciuta dello 0,6% sebbene la destra vinca in tutta Europa». Quando ha maturato questa decisione? «Quando si è esaurito il confronto nel partito e, con esso, anche il progetto politico. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l'atteggiamento ondivago tenuto nei giorni della formazione del governo. Non abbiamo capito perché il partito abbia deciso di restare alla finestra. Soprattutto se si tiene conto della portata rivoluzionaria dell'attuale esecutivo che si è fatto portavoce di alcuni temi storicamente cari alla destra. Resta immutata la stima nei confronti di Giorgia, il rammarico è non esser riuscito a convincerla che bisognava cambiare rotta». Leggi anche: "Quando doveva ritirarsi": Veneziani, colpo di grazia al Cav Ora guarda al Carroccio? «Non nascondo che stiamo guardando con attenzione le mosse della Lega ma la realtà è che abbiamo scelto di passare da un partito ad un movimento (Difendiamo l'Italia, ndr) e che ad oggi stiamo ancora valutando quali saranno le prossime mosse. Certo è che il contrasto all'immigrazione clandestina, l'attenzione alla sicurezza e il recupero della dignità dell'Italia in Europa e nel mondo sono temi che riteniamo facciano parte del nostro patrimonio di valori». di Giulia Sbarra

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