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L'intervista, Massimo Giletti a Maurizio Costanzo: "Chi mi ha tappato la bocca in Rai"

Davide Locano
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«Il Gilettismo? Per me è avere la schiena dritta, dimostrare che quello in cui credi lo porti fino in fondo». A dichiararlo è Massimo Giletti, 56 anni, ospite della seconda puntata de L'Intervista di Maurizio Costanzo, andata in onda nella seconda serata di ieri su Canale 5. Nella lunga chiacchierata, Giletti ha ripercorso le tappe della sua carriera e non solo, affrontando questioni spinose, come l'allontanamento dalla Rai. «A chi hai dato fastidio?», chiede Costanzo. «Non sono io che lo devo dire, il Direttore Generale è libero di fare delle scelte. Credo a chi pensava, sbagliando, che io alimentassi l'anti-sistema». Il riferimento è alla chiusura de L'Arena, il talk show della domenica di Rai 1 andato in onda fino al 2017, la cui cancellazione ha innescato non poche polemiche. Leggi anche: Asia Argento in studio, l'ultimo colpaccio di Giletti Numeri alla mano, secondo Giletti non vi era ragione alcuna per togliere il programma dal palinsesto: «Chiudere un programma che fa quattro milioni, mi sembrava improbabile che si facesse una cosa del genere». In effetti, il conduttore non si discosta molto dalla realtà: la media stagionale dell'ultima edizione de L'Arena ha sfiorato il 19% di share. Una cifra lontana dal 16.3% raggiunto da Mara Venier nelle prime due puntate della nuova Domenica In, ancora più distante dall'11% totalizzato la scorsa stagione da Cristina Parodi. «C'è qualcuno che non mi voleva più far parlare», chiosa Giletti, oggi felicemente appagato a LA7. Dopo la defenestrazione dalla Rai, la sua carriera rischiava di subire una battuta d'arresto. L'approdo a LA7, invece, ha dimostrato il contrario. I risultati, infatti, non hanno tardato ad arrivare e la sua Non è L'Arena ha conquistato il pubblico, ottenendo il 7% di share. Numeri importanti, se si considera che la media di rete si assesta al 3,85%. Giletti ha cambiato casa, ma non stile. La liturgia è rimasta la medesima. «Un giornalista ha il dovere di fare le domande», afferma, ed è questa la sua forza: interrogare l'ospite a prescindere dalla caratura, per farne emergere un ritratto. Giletti funge da «semplice» narratore. Il giudizio spetta al telespettatore. Come è accaduto durante la prima puntata. L'ospite era Jimmy Bennett, l'accusatore di Asia Argento, in evidente difficoltà davanti alle domande del conduttore. Un colpaccio per LA7, che ha aperto la stagione con un'esclusiva mondiale. Domenica prossima sarà il turno di Asia. Cavalca l'onda, Giletti, ma lo fa senza morbosità. Il trucco? «Non venir meno al tuo dna, che è la dignità». In merito a un possibile ritorno in Rai, lascia aperto uno spiraglio: «Per Cairo ho un grandissimo rispetto perché mi ha dato una chance importante e credo che nella vita (...) conti molto di più il lato umano che il lato del denaro», dichiara, «dopodiché la Rai è nel mio cuore». di Alice Penzavalli

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