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Ferrari, Maurizio contro Mattia Binotto: il duello che mina il futuro della scuderia

Matteo Legnani
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Il segnale del caos che regna in Ferrari a Mondiale finito è, secondo Il Corriere della Sera, la mancata convocazione della stampa per il tradizionale brindisi natalizio, in cui solitamente viene fatto il punto della situazione in vista della stagione che arriverà. Il punto è, secondo il quotidiano di via Solferino, che la "situazione" a Maranello è ancora assai complicata e di conseguenza l'assetto del team per il 2019 ancora da definire. La ragione di tutto è lo scarso feeling (eufemismo) fra il team principal Maurizio Arrivabene e il responsabile dell'area tecnica Mattia Binotto, con Arrivabene che nelle fasi finale della scorsa stagione ha più volte attribuito le deficienze della rossa a limiti tecnici (in questo appoggiato anche da Vettel). Spetterà a John Elkann dipanare la situazione ereditata da Sergio Marchionne, decidendo come far collaborare nel modo più funzionale possibile i due, oppure dando mano libera d Arrivabene con il probabile (a quel punto) allontanamento di Binotto, oppure ancora il licenziamento di Arrivabene, che però aprirebbe l'enorme incognita della successione visto che Binotto avrebbe già fatto sapere di non essere interessato alla "successione" nel ruolo di team principal. Leggi anche: Ferrari, il prossimo campionato il Cavaliere cambia nome

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