Alfonso Signorini a Belve, rivelazione sconvolgente: "Cosa fece poche ore dopo la morte di mia madre"
“Mi danno del leccac***, ma io per Berlusconi mi getterei dal balcone. Vi spiego perché. Il giorno della morte di mamma ha vegliato tutta la notte accanto a me tenendomi la mano. Per lui mi getterei da un palazzo". Alfonso Signorini, potente direttore del settimanale Chi, rivela alla giornalista Francesca Fagnani in Belve, in onda su Nove venerdì alle 22,45, uno spaccato inedito del suo rapporto privato con l'ex premier. "Mi ferisce molto che dicano: 'Signorini - le solite cose - il leccac*** di Berlusconi, Signorini la velina di Berlusconi e bla bla bla'. Io riconosco che con Berlusconi non sono obiettivo - afferma -, ma lo dico io per primo perché gli voglio troppo bene, gli sono affezionato". "Però uno dice: 'Perché gli vuoi bene? Perché è il tuo editore e ti conviene volergli bene'. No, io gli voglio bene perché lui me l'ha dimostrato il suo bene". Leggi anche: Berlusconi, la clamorosa foto con la Mosetti E così il giornalista precisa: "Questo non l'ho mai raccontato, però ci tengo a farlo sapere e non ero in grado di raccontarlo prima di oggi, quando mia mamma è morta, lui - spiega Signorini - sapeva benissimo che per me era il centro dell'universo, era davvero la mia vita". Aggiunge altri particolari: "Ho buttato fuori di casa tutti, non ho più voluto vedere nessuno, da Paolo (cita quello che è stato il suo compagno per anni ndr) a mia sorella, agli amici, Marina (Berlusconi ndr), niente, volevo starmene da solo per i cazzi miei". Poi continua: "Era appena morta, poi alle 23.30 mi stendo sul divano, sento il citofono, non volevo aprire a nessuno, ma erano due carabinieri. Ho pensato: 'Cosa è successo?'. Volevano avvisarmi che stava arrivando il presidente, perché allora Berlusconi era presidente del Consiglio". "Allora devo dire la verità, a fatica, gli ho aperto la porta di casa. Ecco, in quel momento, lui che cosa ha fatto? Io non ho più visto in lui né Berlusconi né altro - afferma emozionato -. Mi ha preso la mano, perché stavo parecchio male, anche perché ero nel pieno della mia malattia, mi ha tenuto per mano nel letto, facendomi addormentare alle 2 del mattino. Io alle 6 ho aperto gli occhi, lui non c'era già più e mi ha lasciato un biglietto che ancora conservo: 'Quando ti svegli chiamami'. Ecco - dichiara alla conduttrice -, io per una persona così, glielo giuro, se mi chiede di buttarmi giù dal balcone, io mi butto giù dal balcone”.