Snals-Confsal, 23 maggio sarà sciopero generale nella scuola
Roma, 28 apr. (Labitalia) - Ancora una volta insieme. I sindacati della scuola hanno manifestato questa mattina con docenti, Ata e dirigenti di tutta Italia. Snals-Confsal, con Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola, ha organizzato l'appuntamento in piazza Montecitorio a Roma, dove è stata lanciata una nuova fase di mobilitazione che culminerà nello sciopero generale del 23 maggio. Nel suo intervento dal palco della manifestazione unitaria, il segretario vicario dello Snals-Consal, Achille Massenti, ha dichiarato: “Questo governo afferma a parole e nega nei fatti la centralità della conoscenza. Non vogliamo una scuola della conflittualità e del conflitto ma quella della collegialità, dell'autonomia e della contrattazione”. Su quest'ultimo punto ha aggiunto: “Occorre ridare dignità sociale e contributiva ai lavoratori della scuola. Per questo, servono remunerazioni adeguate e regole certe. C'è bisogno di rinnovare il contratto scaduto da quasi 9 anni. Tra l'altro, dopo l'accordo sui comparti del pubblico impiego, da 10 a 4, siglato in Aran il 5 aprile, il governo non ha più alibi per rimandare ulteriormente”. “Dobbiamo sburocratizzare il lavoro della scuola e riconquistare il diritto alla piena contrattualità del salario. La normativa che riguarda i lavoratori della scuola è stata oggetto, infatti, di vere e proprie incursioni legislative”, ha proseguito Massenti. “Quando si parla di contratto -ha detto Massenti- occorre tener presente sia l'aspetto normativo, che deve fare chiarezza sui carichi e sugli orari di lavoro non tralasciando di considerare l'importanza del personale Ata, sia quello economico, cui spetta di porre rimedio alla perdita di potere d'acquisto delle retribuzioni". "Il governo incrementi le risorse stanziate dalla legge di stabilità: l'aumento medio sarebbe di soli 7 euro, una vera miseria. E veda di non fare il furbo sugli automatismi legati all'anzianità”, ha concluso.