Callipo (Confsal Salfi): "Su riforma Agenzie fiscali nessuna 'cambiale in bianco'"
Roma, 13 ott. (Labitalia) - "Non intendiamo sottoscrivere nessuna 'cambiale in bianco' e noi, per primi, riteniamo che il nuovo assetto non possa essere rimesso al libero arbitrio della classe dirigente, laddove, invece, abbiamo chiesto, prima e più degli altri, che la riforma sia cosparsa e pregna di 'partecipazione sindacale' a tutti i livelli, nelle diversificate forme che le relazioni industriali comportano". Così Sebastiano Callipo, segretario generale del Confsal Salfi, sindacato autonomo dei lavoratori finanziari, torna sulla riforma delle Agenzie fiscali. "E' communis opinio che il 'calderone' del compartone, come è stato autorevolmente affermato, non è certo il 'sito contrattuale' ideale ove inserire e risolvere le tante criticità che, da anni, penalizzano i lavoratori del fisco e, su questo, tutte le organizzazioni sindacali dovrebbero convenire", aggiunge, ribadendo l'esigenza di "riservare al personale delle Agenzie fiscali un ruolo distintivo nel pubblico impiego, a salvaguardia della legalità fiscale". "L'urgente reingegnerizzazione del sistema agenziale - prosegue - impone anche l'introduzione di innovativi sistemi, non solo di selezione e valutazione, ma anche gestionali del personale, che, pur ispirati al merito e alla trasparenza, siano idonei, assolutamente, a premiare chi lavora e a sanzionare, invece, chi viola i propri doveri. Così facendo, non solo si eleva la produttività, ma anche la qualità dei servizi offerti ai privati, nell'alveo di una nuova ineludibile 'politica del merito'". In particolare, conclude, "valutare le perfomance organizzative e individuali dei lavoratori agenziali non può significare semplice osservanza di procedure, ma dovrà essere declinazione concreta di una vera capacità etica di produrre cambiamento in avanti e miglioramento per tutti i colleghi, in un nuovo clima di responsabilità collettiva".