Roma, 11 dic. - (Adnkronos) - Ogni cittadino italiano (inclusi neonati e ultracentenari) paga mediamente 26 euro all'anno per mantenere il proprio Parlamento, contro i 13 euro dei francesi e i 10 degli inglesi. L'Inail "risarcisce la morte di giovani operai deceduti sul lavoro con solo 1900 euro" ma ha stanziato 25 mln in tre anni per il rinnovo del suo sito web. A 5 anni dall'inaugurazione, l'aeroporto di Comiso è ancora chiuso. Questo ed altro si può leggere su Wikispesa, l'enciclopedia collaborativa e liberamente modificabile della spesa pubblica italiana per zona (Nord-Centro-Sud-Italia) e per enti (Regioni, Province, Comuni, altri enti) che l'Istituto Bruno Leoni ha realizzato e messo a disposizione del dibattito. L'iniziativa, lanciata a fine novembre, "conta già 18500 visualizzazioni" afferma all'Adnkronos, Alberto Mingardi,direttore generale dell'Istituto Bruno Leoni spiegando che l'idea di fondo "è dare una risposta alla spending review". Anche perché "la spesa pubblica non può essere rivista armandosi di squadre e compassi ma è importante che l'input arrivi dal basso" per comprendere meglio come vengono impiegate le risorse pubbliche. L'enciclopedia online è "costruita dagli utenti ai quali chiediamo di inserire casi particolari di utilizzo di soldi pubblici". Il tentativo, aggiunge Mingardi, "è di costruire insieme una matrice che ci consenta di capire meglio qual è l'uso della spesa pubblica". L'obiettivo "è ambizioso" ma bisogna conoscere, prima di deliberare "partendo proprio dalle testimonianze di chi vive direttamente queste esperienze". Con Wikispesa, aggiunge il direttore generale dell'Ibl, "vogliamo mettere in piedi un grande schedario per coprire tutte quelle cose che non sappiamo". Wikispesa, inoltre, completa costodellostato.it, il progetto della fondazione liberista che permette di calcolare a ciascuno quanto spende in tasse nel corso della vita.