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Governo giapponese prosegue caccia alle balene, condanna da Greenpeace

Ridotto da 500 a 320 la quota di esemplari da uccidere nel Pacifico settentrionale

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Roma, 19 apr. - (Adnkronos) - Il Governo giapponese proseguirà la caccia alle balene, nonostante una recente sentenza del tribunale delle Nazioni Unite abbia ordinato al Paese di fermare questo tipo di attività nell'Oceano Antartico. Ad annunciarlo il ministro giapponese della Pesca Yoshimasa Hayashi. Il Giappone ha comunicato anche che rivedrà il "progetto di ricerca" sulle balene in Antartide e ha modificato le quote per la caccia baleniera scientifica nel Pacifico, che inizierà a giorni, subito dopo la visita in Giappone del Presidente Obama. Dura la condanna di Greenpeace: "Non esiste nessun criterio scientifico per le nuove quote di caccia così come per quelle precedenti - dichiara Alessandro Giannì, direttore delle Campagne di Greenpeace Italia - Ovviamente il Giappone ha scelto ancora una volta di sfidare la comunità internazionale e crediamo che tutti i Paesi, a cominciare dall'Italia, dovrebbero agire con fermezza per fermare questa evidente violazione della decisione della Corte di Giustizia". Il Giappone ha ridotto da 500 a 320 la quota di balene da uccidere nel Pacifico settentrionale: 100 balenottere minori, 20 balenottere di Bryde e 90 balenottere di Sei, in assoluto le più minacciate ma anche le più "appetibili" per la caccia commerciale.

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