Roma, 18 gen. - (Adnkronos) - Le scelte politiche degli ultimi anni in Italia, hanno messo a rischio la salute dei cittadini, la salubrità dell'ambiente e la possibilità di una vita in salute per le future generazioni. E' l'accusa che arriva dai promotori della Campagna nazionale in difesa del latte materno dai contaminanti ambientali, che in vista delle prossime elezioni stanno inviando con lettera raccomandata 10 domande ai candidati premier, riservandosi di rendere pubbliche le risposte. A preoccupare è la diffusione delle malattie riconducibili all'inquinamento ambientale, chimico o elettromagnetico, delle quali, secondo la Campagna, a fare le spese sono soprattutto le nuove generazioni, esposte agli inquinanti già a partire dalla vita intrauterina. Scelte poco lungimiranti hanno prodotto distruzione del territorio, peggioramento della qualità della vita per gli abitanti sia dal punto di vista sociale sia ambientale e "non vediamo segnali tangibili di una inversione di tendenza, ma anzi, con il pretesto della crisi economica, si assiste ad un generale indebolimento delle politiche a tutela dell'ambiente, della biodiversità e della salute, mentre non viene risolto il problema della disoccupazione", fanno sapere le portavoci della campagna Patrizia Gentilini dell'Associazione Medici per l'Ambiente e Paola Negri, presidente dell'Ibfan Italia. "Riteniamo - aggiungono - che la tutela della salute e della qualità della vita dei cittadini presenti e futuri sia imprescindibile dalla tutela del territorio e che dovrebbe essere una delle priorità del nuovo Governo. Ciò significa affrontare i problemi con una nuova visione, secondo cui le malattie si devono prevenire alla radice, privilegiando e sostenendo tecnologie pulite e processi produttivi sicuri per l'ambiente". Ed ecco le domande che la Campagna invia ai candidati premier: si parte dalla Convenzione di Stoccolma, è inserita nel programma di Governo? E' previsto un bio-monitoraggio delle matrici umane e alimentari, compreso quello del latte materno, effettuato secondo i criteri dell'Oms in tutto il territorio e specialmente in aree in cui sono presenti riconosciute fonti inquinanti come inceneritori, impianti industriali, coltivazioni agricole di tipo intensivo? E' previsto un sistema di monitoraggio affinchè siano conosciute in termini di incidenza, prevalenza e mortalità le malattie correlate all'inquinamento ambientale? Dai candidati premier si vuole anche sapere se sono previsti piani con obiettivi misurabili per la riduzione dei rifiuti alla fonte e se è previsto il progressivo abbandono delle reti wireless a partire dalle scuole, e la contemporanea promozione di reti via cavo in fibra ottica. In tema di agricoltura, si vuole sapere se è previsto un incentivo al biologico e, in tema di rinnovabili, un reale incentivo all'uso delle energie sostenibili. Gli ultimi tre temi riguardano l'edilizia (è previsto un reale incentivo alle tecniche sostenibili di bio-architettura?), la possibilità di lavorare alla legge per un marchio "dioxin-free" per la certificazione dei prodotti alimentari che non contengono diossina, e le sanzioni per chi inquina: sono previste multe, compresi disincentivi di tipo fiscale per le aziende grandi o piccole che si rifiutano di adottare le necessarie misure di controllo e contenimento delle sostanze inquinanti nei loro processi produttivi?