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Wwf chiede al Governo italiano di contribuire alla conversione ecologica dell'economia europea

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Roma, 22 set. - (Adnkronos) - Una riduzione delle emissioni di Co2 del 55% rispetto al 1990, una quota del 45% di energie rinnovabili sui consumi finali di energia e un risparmio energetico del 40% rispetto al 2005, entro il 2030. Tre impegni sul futuro sostenibile dell'Europa al 2020, per tenere al di sotto di 2°C il riscaldamento globale e dare valore al capitale naturale garantito dalla biodiversità. Il Wwf chiede al Governo italiano, presidente di turno del Consiglio dell'Unione Europea, di contribuire alla conversione ecologica dell'economia europea, e sono 69 i deputati, di tutti i gruppi parlamentari, ad aver sottoscritto l'appello dell'associazione, presentato oggi a Montecitorio. La richiesta, per superare l'attuale crisi di sistema, è di passare in Europa dal fiscal compact al wellbeing compact: dall'attenzione prioritaria alla finanza a quella per il benessere. L'appello "Dal fiscal compact al wellbeing compact - puntare sulla conversione ecologica dell'Europa" chiede: l'inserimento nella Strategia Europa 2020 di obiettivi ambientali espliciti su efficienza energetica, energie rinnovabili, emissioni di gas serra, tutela delle acque, biodiversità e infrastrutture verdi; un'azione coordinata dell'Ue per ottenere uno sforzo globale per rimanere ben al di sotto dell'aumento di 2°C del riscaldamento globale; l'incremento dei fondi a tutela della biodiversità a cominciare da quelli destinati alla Rete Natura 2000 europea. "I cittadini del mondo hanno dato ieri un segnale forte, partecipando in più di un milione in 125 città del Pianeta, tra cui Roma, alla People's Climate March. Ora la parola è ai leader che domani saranno al Summit sul Cambiamento climatico, voluto dal segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon", commenta Mariagrazia Midulla, responsabile Clima e Energia del Wwf Italia. Passare dal fiscal compact al wellbeing compact significa "creare i presupposti politico-istituzionali per un nuovo patto sociale per il bene del Pianeta", commenta Gianfranco Bologna, direttore scientifico del Wwf Italia, per il quale è necessario "riconoscere nei processi nazionali di programmazione economica, il valore del capitale naturale senza il quale non vi è benessere e sviluppo per alcuna società umana e andare oltre il Pil come indicatore per dare conto della ricchezza e del benessere di un paese, di una comunità". L'ecologia è parte integrante dell'economia - ribadisce il Wwf - sono 5 milioni i posti di lavoro che potrebbero essere creati in Europa conseguendo gli obiettivi dell'Unione Europea al 2020 su clima e energia (fonte: Commissione Europea, 2012) e sono già oggi 14,6 milioni i posti di lavoro assicurati dalla biodiversità e dai servizi ecosistemici (Commissione Europea, 2011). Tra le adesioni all'appello Wwf, il presidente della Commissione Ambiente della Camera Ermete Realacci (Pd), i vicepresidenti della Commissione Massimo Di Rosa (M5S) e Tino Jannuzzi (Pd), Mirko Busto (M5S), Giuseppina Castiello (Fi), Dorina Bianchi (Ncd), Filiberto Zaratti (Sel), Paolo Grimaldi (Lega Nord), Oreste Pastorelli (Misto-Psi), Angelo Cera (Per l'Italia), Edomondo Cirielli (Fratelli d'Italia).

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