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Cresce l'agricoltura in città, sono 4,9 milioni gli 'urban farmers'

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Rimini, 5 nov. - (AdnKronos) - La produzione agricola, con tecniche di elevata qualità ecologica, può avvantaggiarsi della prossimità alla città con varie forme di filiera corta: dalla vendita diretta ai farmers market, dalle forniture alle mense pubbliche, a quelle dirette ai negozi cittadini e alle forme di consumo organizzato come i gruppi di acquisto. In questo nuovo panorama, gli urban farmer stanno sperimentando una costante crescita: tra il 2012 e il 2013 sono aumentati del 9% passando da 4,5 a 4,9 milioni. Non solo: hanno permesso un risparmio del 10% sulla spesa agroalimentare e hanno garantito la tracciabilità dei prodotti. Il dato è emerso da una delle sette sessioni tematiche degli Stati Generali della Green Economy che si sono aperti oggi a Ecomondo. La popolazione mondiale vive sempre di più nelle città. Si stima, infatti, che per il 2025 il 50% degli abitanti del pianeta vivrà nelle aree urbane. Per fare fronte a questo nuovo assetto sociale, uno degli strumenti individuati è l'urban food planning (pianificazione del cibo a livello urbano). Molte città lo hanno adottato, a Monaco di Baviera, ad esempio, 180 agricoltori nel raggio di 100 km producono su 4.000 ettari 40 prodotti locali venduti con l'aiuto dei volontari. Anche in Italia è necessario inserire l'alimentazione tra le priorità dell'agenda politica urbana.

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