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Imballaggi in cartone amici delle foreste, tutti certificati quelli per l'ortofrutta entro il 2018

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Roma, 9 dic. - (AdnKronos) - Aumenta l'attenzione delle aziende verso una gestione sostenibile dei propri processi produttivi. La buona notizia arriva dalla filiera del packaging in cartone ondulato: quando si fa ricorso a fibra vergine, sempre più aziende garantiscono la provenienza della materia prima da foreste gestite in modo responsabile. Ed entro il 2018, per quanto riguarda il packaging per ortofrutta la promessa è di raggiungere la totale copertura di certificazioni per la gestione forestale sostenibile. Lo annuncia Bestack, consorzio non profit di ricerca dei produttori italiani di imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta, che in collaborazione con il Wwf ha realizzato uno studio di filiera per verificare il grado progressivo di impiego delle carte certificate da parte delle aziende che fanno parte del consorzio e che negli ultimi anni hanno ottenuto la certificazione Fsc (ente non governativo che ha creato negli anni un sistema di controllo basato su stringenti regole di produzione e utilizzo del legname) e Pefc (marchio nato successivamente e creato dai gestori forestali europei). Secondo lo studio, dal 2011 al 2013 la percentuale di carta non certificata nella produzione italiana di imballaggi in cartone ondulato si è dimezzata, passando dal 24% al 12%. E, grazie agli impegni presi da Bestack, si azzererà nei prossimi 4 anni. La carta certificata Fsc è quella maggiormente usata oggi e in prospettiva, dal 70% nel 2011 all'81% nel 2013, con trend in crescita. L'impegno di Bestack e dei suoi consorziati è anche a favore del cosiddetto “Responsible forest management”, attraverso il contrasto al taglio e commercio illegale, il supporto a una gestione forestale responsabile e la promozione della certificazione forestale. Per questo Wwf ha definito, per Bestack e per le aziende consorziate, un percorso di miglioramento attraverso l'adozione di obiettivi specifici per arrivare entro il 2018 a un approvvigionamento pari al 100% di prodotto certificato. Le aziende consorziate si sottoporranno volontariamente a un piano di monitoraggio. "E' semplice comprendere come il packaging che utilizza materiali realizzati da idrocarburi abbia un impatto ambientale superiore rispetto a quello prodotto con materia prima rinnovabile, come il legno e la carta, a patto che disponga di certificazione forestale - dichiara il direttore di Bestack, Claudio Dall'Agata - siamo i primi tra tutte le filiere dei materiali da imballaggio ad avere assunto un impegno concreto di miglioramento nei confronti della salvaguardia dell'ambiente, dalla materia prima, al consumo e al recupero”. Un coinvolgimento, quello dell'industria del settore carta e in particolare del packaging, che il wwf ritiene "strategico" con l'adozione di impegni volontari che garantiscano una maggiore tracciabilità e sostenibilità delle filiere "e in tal senso - conclude l'associazione - è lodevole l'iniziativa di Bestack di farsi promotore all'interno del mercato di tale sensibilità”.

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