Tracciabilità e filiera corta, una carta per la qualità dei prodotti del mare
Roma, 29 set. (AdnKronos) - Una carta d'impegni per la qualità dei prodotti del mare, allo scopo di promuovere e qualificare i prodotti della pesca artigianale italiana. L'iniziativa, promossa da Legambiente e Federparchi-Europarc con la collaborazione del ministero dell'Ambiente, nasce dalla riflessione sul ruolo fondamentale che la piccola pesca sta rivestendo a livello ambientale, culturale e per la qualità del prodotto, in un periodo tra i più delicati degli ultimi anni per il settore. Spesso le migliori esperienze in materia di 'buona pesca' nascono dalla collaborazione tra mondo della pesca artigianale e aree marine protette e passano attraverso la valorizzazione della filiera corta e di specie ittiche meno conosciute, alimentando un modello sostenibile ed economicamente remunerativo di gestione del settore. Proprio per rilanciare questa intesa tra mondo della pesca artigianale e delle aree protette Legambiente e Federparchi - Europarc hanno promosso la sottoscrizione della carta, siglata lunedì all'Expo di Milano, tra amministratori centrali e locali, imprenditori e operatori del settore, gestori di aree marine protette, rappresentanti di associazioni ambientaliste, enti di ricerca e cooperative della pesca. In particolare si richiede un impegno a promuovere i prodotti di qualità del mare attraverso percorsi di tracciabilità, valorizzazione della filiera corta e delle produzioni legate al territorio; diffondere e sostenere le tecniche di pesca artigianale più sostenibili; favorire percorsi condivisi che rafforzino la collaborazione tra amministrazioni locali, enti gestori di aree marine protette, operatori della pesca e imprenditori del mondo della ristorazione e della vendita al dettaglio del pescato. Ancora: denunciare e combattere la pratica della pesca illegale, in particolare quella praticata dai cosiddetti 'pseudosportivi' che con attrezzi professionali sottraggono risorse e mercato alla piccola pesca artigianale; sostenere l'innovazione nelle tecniche di pesca artigianali e nell'attività di trasformazione del prodotto pescato; favorire la crescita e la diversificazione della professione fra i pescatori artigianali e l'integrazione del reddito che può derivare da altre attività (pescaturismo, piccola ristorazione, ecc.).