Dal precariato al pendolarismo, 21 foto raccontano il lavoro visto dai giovani /Foto
Roma, 17 nov. (AdnKronos) - Dai precari al telelavoro, dall'imprenditoria alla discriminazione, dal pendolarismo alla sicurezza, dai lavoratori incatenati per scongiurare l'incubo del licenziamento a quelli usurati dallo straordinario. C'è questo e altro negli scatti di 'Giovani e lavoro in Italia', la mostra fotografica nata dal concorso bandito da Limatola Avvocati in collaborazione con il Centro Studi Giuridici ed Economici Luigi Limatola (Cesgieco), che sarà inaugurata a Milano il prossimo 10 dicembre e a Napoli il 17. Ventuno scatti di 11 fotografi professionisti e 10 dilettanti che raccontano il mondo del lavoro in Italia. Primo classificato tra i professionisti è stato David de la Cruz Sanchez con il dittico 'Agronoma Laura Gioia' e 'Lavoratore Agricolo Nikolche Nacevski', rispettivamente: un ritratto di Laura Gioia, la fondatrice del primo orto sociale urbano di Napoli e un'immagine di N.N., ragazzo macedone di 33 anni che da dieci anni vive e lavora nella tenuta dei marchesi Spinola ad Alborino Tessarola. A seguire: seconda classificata Lucrezia Roda con "A light in the darkness", terzo classificato Francesco di Giovanni per 'I invade, you invade' e menzione speciale per Andrea Sarno con 'Quel treno chiamato desiderio. Tra i non professionisti, primo classificato è stato Tiziano Mammana con 'Precisione in ogni singola azione', scatto di una passione, quella per le bici, che fusa con la manualità, crea un binomio perfetto di tecnica e innovazione. Menzioni di merito per il 2° e 3° classificato a: Denise Zanda 'Lavoro all'oscuro' e ad Angelica Setaro per 'Accontentarsi', riflessione sul binomio studio-lavoro, soluzione prediletta da molti ragazzi che cercano di crearsi un futuro tra le mille difficoltà. I lavori sono stati selezionati da una Giuria tecnica composta da Luciano Romano, artista e fotografo professionista, Barbara Migliardi, giornalista, e Alessandro Limatola, managing partner di Limatola Avvocati, socio Agi, Maria Cristina d'Onofrio, fotografa. Una Giuria popolare, rappresentata dagli utenti di Facebook, ha invece giudicato la categoria dei non professionisti.